Silea
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Centri del riuso

I centri del riuso sono importanti presidi di economia circolare dove gli oggetti usati ma ancora in buono stato vengono recuperati prima che si trasformino in rifiuti.
La finalità è duplice: ridurre le quantità di rifiuti e allo stesso tempo dare un supporto alle fasce deboli, offrendo la possibilità di acquistare a prezzi contenuti prodotti usati ma ancora funzionanti.

Silea ha indetto nel 2020 uno specifico Bando per l’individuazione sul territorio di Associazioni/Enti dedicate allo sviluppo di centri del riuso per contrastare e superare la cultura dello spreco delle risorse e dell’usa e getta, basandosi su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale. Il Bando ha previsto lo stanziamento di 120 mila euro, con un contributo massimo di 30 mila euro per ogni progetto.

Nel corso del 2021 due di questi progetti sono stati realizzati e avviati. Il primo a Valmadrera, dove già era presente una consolidata esperienza sviluppata dal Centro Farmaceutico Missionario, il secondo ad Oggiono, in collaborazione con la Cooperativa Mani Tese, presso il centro di raccolta comunale. Nel 2022 è partito il progetto “Piccola Sartoria Sociale” a Garbagnate Monastero, anch’esso all’interno del centro di raccolta comunale, in collaborazione con la Cooperativa Paso Lavoro.

Centro del riuso di Garbagnate Monastero - La Piccola Sartoria Sociale

A maggio 2022, presso l’Isola del riuso di Garbagnate Monastero è stata inaugurata la “Piccola Sartoria Sociale”, una vera e propria start-up sperimentale per recuperare i potenziali rifiuti tessili, riutilizzarli e trasformarli in beni con nuovo valore d’uso. La sartoria è stata realizzata grazie al contributo messo a disposizione da Silea alla cooperativa Paso Lavoro, che già gestisce l’Isola del riuso a Garbagnate Monastero: il progetto punta a dare una nuova vita a vestiti vintage, realizzare creazioni artigianali originali partendo da scarti di tessuto, cucire e riparare abiti ancora in buono stato e al contempo favorire la professionalizzazione e l’ingresso nel mondo del lavoro di persone svantaggiate.

La sostenibilità ambientale non può prescindere dalla sostenibilità sociale e questo progetto, oltre ad essere un ottimo modello di collaborazione tra Comuni, Silea e terzo settore, insegue entrambe le finalità. 

La sartoria sociale è un progetto di valorizzazione dei rifiuti ma ancor di più di valorizzazione umana nel quale si intrecciano artigianato e ambiente. La Piccola Sartoria Sociale potrà essere un esempio virtuoso da esportare anche in altri comuni, all’interno di una visione strategica incentrata sui principi dell’economia circolare, che punti allo sviluppo di una rete più ampia di centri del riuso specializzati.

Centro del riuso di Valmadrera

Il centro del riuso di Valmadrera è stato realizzato dal Centro Farmaceutico Missionario nell’ambito del progetto “Io non rifiuto”, finanziato con il contributo di Silea, della Fondazione Comunitaria del Lecchese e di singoli cittadini che hanno creduto in questo progetto di economia circolare e solidarietà. L’iniziativa si pone l’obiettivo di dare lavoro da un lato e di creare economia circolare dall’altro. 

Gli oggetti di cui le persone si vogliono liberare, infatti, possono avere una seconda vita ed essere utili a chi si trova in condizioni di difficoltà economica, riducendo la produzione di nuovi rifiuti. Il centro del riuso raccoglie quindi indumenti, oggetti, arredamenti ed elettrodomestici che vengono quotidianamente selezionati ed esposti per la vendita a prezzi ridotti.

Centro del riuso di Oggiono

Inaugurato ad ottobre 2021 il nuovo Centro del Riuso è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Silea, Mani Tese e l’amministrazione comunale ed è localizzato nella stessa area della ricicleria intercomunale di Oggiono-Annone Brianza. 

Il Centro del Riuso nasce per mettere nuovamente in circolo beni usati e diminuire l’impatto ambientale, risparmiando sulle risorse e la sua gestione è affidata alla cooperativa sociale Mani Tese: un operatore seleziona i beni usati che i cittadini portano al centro di raccolta comunale e che possono avere una seconda vita. I beni vengono poi rivenduti a prezzi simbolici e il ricavato utilizzato dalla cooperativa per progetti di tipo sociale pertanto si tratta di un’iniziativa innovativa che va nella direzione, da un lato della riduzione degli sprechi, dall’altro dell’aiuto solidale a favore di quanti, con difficoltà economiche, possono così acquistare beni usati per sé e per la propria abitazione a prezzi calmierati.